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Le origini del matrimonio: la storia, il valore |
Ripercorrere la storia di un sacramento come il matrimonio può essere utile per coglierne a pieno il significato.
Partiamo dall'antica Grecia dove, inizialmente, i matrimoni erano combinati e si era costretti a condividere la propria vita con persone imposte dai propri genitori. Bastava la convivenza per rendere il matrimonio valido a tutti gli effetti. Durante il periodo romano, attraverso il matrimonio, il marito dimostra di aver fatto sua la moglie a tutti gli effetti; quest'ultima diventa di sua proprietà. Ma, pian piano, le cose cambiano e le nozze iniziano a diventare un'unione basata sulla libera scelta tra due persone che decidono di spontanea volontà di voler trascorrere la vita insieme.
Il matrimonio diventa un vero e proprio sacramento solo con l'avvento del Cristianesimo: venne introdotto il divieto di divorzio e il divieto alle persone rimaste vedove di potersi sposare una seconda volta. Per assistere alla comparsa della regolamentazione del matrimonio, infatti, dobbiamo attendere il Basso Medioevo, durante il quale vengono introdotte le pubblicazioni e viene reso indispensabile il battesimo per poter convolare a nozze. In seguito, con il Concilio di Trento, negli stati cattolici venne prevista la celebrazione davanti ad un parroco e ai testimoni e la registrazione dell'unione presso la parrocchia.
Fino ai giorni nostri, come abbiamo visto, il sacramento del matrimonio ha subito diversi cambiamenti, tanto che oggi si può anche decidere di mettervi fine con il divorzio. Nel mondo occidentale ci si sta battendo per il matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre sono vietati i matrimoni combinati.